Suoni di ampli con valvole scariche: a casa ascoltando i Red Room

Anche quest’anno Rec’n’Play ha la sua compilation ufficiale composta dai brani inediti dei suoi finalisti.

Questo, però, non è un anno come gli altri, e questa è una edizione speciale. L’abbiamo chiamata #STAYHOMEedition perché rimanga, nei nostri dieci anni di storia, il segno di un anno particolare: l’anno in cui le mura domestiche hanno circoscritto il nostro spazio vitale, in cui siamo stati costretti a reinventare il nostro tempo e il nostro modo di incontrarci.

In questo scenario abbiamo immaginato che la musica dei nostri giovani artisti potesse risuonare nelle nostre case, viaggiare da una finestra all’altra, addirittura muoversi nello spazio siderale.

A quel punto in testa ha iniziato a risuonarci Space Oddity: pare che il brano, uscito proprio nel luglio 1969, sia stato usato dalla BBC a commento delle immagini dell’allunaggio. E pare che l’emittente televisiva britannica sia tornata sui suoi passi dopo una analisi più attenta del testo di Bowie.

Eppure.

Eppure quella deriva nell’universo non è una missione fallita. E’ un perdersi nell’ignoto, un distacco da ciò che si conosce, un affidarsi ciecamente al proprio istinto e alla propria creatività. E lo spazio infinito è posto in cui tornare, più volte nella vita. Ad ogni età sembrerà diverso.

In questi pensieri abbiamo avuto voglia di farvi ascoltare questi giovani artisti, e di chiedere a loro come stanno vivendo questi giorni.

Iniziamo da quei pazzi dei Red Room. Buon ascolto!

I Red Room alla finale Rec’n’Play 9 – ph. Carmen Surico

Bentrovati ragazzi. Come state?

Abbastanza bene! Siamo stati meglio però…in questo periodo sempre o in pigiama o in tuta e attaccati a Skype per guardarci in faccia e condividere nuove idee musicali senza tralasciare i vecchi brani.

Presentate brevemente il vostro progetto.

Siamo 4 quindicenni e nasciamo a fine 2018 ma ci dicono, specie i Boomers, che sembriamo arrivare dal 1978, e che la nostra rock punk attitude è sorprendente…. Ci nutriamo di Joy Division a colazione, di Who a pranzo e di Sex Pistols a cena ma cuciniamo inediti succulenti. Ci siamo aggiudicati il Contest Rec’n’Play 2019 e abbiamo all’attivo già un buon numero di live. Attualmente stiamo completando la produzione del nostro primo album di inediti e ci manca davvero poco. Speriamo di riprendere al più presto in sala prove anche se continuiamo ogni giorno a lavorare connessi da casa.

La formazione attuale del Red Room: Francesco Blasi (basso), Danny Fato (batteria), Gianluca Amoruso (voce), Rosario Garbati (chitarra)

Che suoni ha per voi questo periodo in cui siete chiusi in casa?

Suoni di ampli con valvole scariche, rullanti con pelli da cambiare, basso e chitarra senza potenza… diremmo suoni bassi e ovattati per esprimere al meglio la sensazione.

Oltre ovviamente alla compilation Rec’n’Play 🙂 , che ascolti suggerite per la nostra clausura forzata?

Suggeriamo senza ombra di dubbio musica che trasmette senso di libertà…… vorremmo però fare un nome: i Vulfpeck…. E ovviamente i Red Room 😉

Che effetto vi fa pensare che qualcuno ascolterà per la prima volta il vostro brano in questo momento storico?

Siamo comunque contenti, anzi, considerando che la gente ha più tempo di fare cose dovendo restare in casa, probabilmente ascolterà con più attenzione il nostro brano.

Com’è questo periodo visto dagli occhi di ragazzi della vostra età ?

Abbiamo 15 anni in media e potremmo dire istintivamente che è un periodo del ca**o! Egoisticamente si potrebbe dire che ci stiamo perdendo un momento importante della nostra vita, non solo musicale, ma anche di crescita scolastica e sociale ma poi, quando ci rendiamo conto che c’è tanta gente che sta soffrendo, ci ritroviamo su Skype e condividiamo al massimo tutto quello che possiamo ritenendoci fortunati…

L’esperienza delle prove su Skype su LaRepubblica di Bari del 28.03.20

Torniamo alla musica. Come nasce e come si è sviluppato il vostro brano?

Shocking, il nostro brano, nasce parallelamente alla nascita dei Red Room: ad un certo punto ci siamo resi conto, iniziando a suonare insieme, che fino a qualche giorno prima eravamo chiusi nelle nostre stanze a saturare i nostri cervelli con i videogames ed internet. Avevamo gusti, idee e hobby completamente diversi, ma quando abbiamo scoperto la musica, abbiamo sentito la necessità di raccontare come è possibile alla nostra età occupare il tempo con qualcosa di creativo, artistico, stimolante e produttivo. Consigliamo a tutti i nostri coetanei di percorrere strade di questo tipo.

Se doveste dare delle indicazioni per l’ascolto del vostro brano quali sarebbero?

Ci piacerebbe invitare tutti ad un nostro live perché pensiamo che sul palco i nostri brani rendono al massimo, tuttavia suggeriremmo di indossare le cuffie ed ascoltarlo durante una corsa sul lungomare o in una pineta appena sarà possibile.

Sessione di registrazione di Shocking al Mast Recording Studio – luglio 2019 ph. Umberto Lopez

C’è qualche domanda a cui avreste voluto rispondere ma che non vi abbiamo fatto?

Tante, ma ci facciamo questa: avete groupies? Beh, grazie per avercelo chiesto.. è un si ovviamente 🙂

Salutateci dicendoci quale sarà la prima cosa che farete appena potrete uscire di casa!

Sempre grati al Rec’n’play per aver dato un senso a quello che facciamo, appena possibile correremo, anche nudi, verso la nostra Red Room per provare!

2 thoughts on “Suoni di ampli con valvole scariche: a casa ascoltando i Red Room

  1. Gruppo strepitoso! Gianluca magico! Energia purissima e cosmica! Questo gruppo andrà in vetta! uaoooooooooooooooo

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